
Mille emozioni, molti viaggi, quattro voci
I blog di Giada, Vittoria, Iris e Martina conquistano tutti.
A volte un viaggio non è fatto di chilometri. A volte comincia in classe, davanti a un computer, e finisce molto più lontano – nei pensieri, nelle emozioni, negli occhi di chi lo racconta. C’è chi viaggia per scoprire il mondo, chi per scoprire sé stesso. Chi parte per fede, chi è costretto a farlo per sopravvivere. Queste sono le quattro anime dei siti web creati dalle nostre allieve Giada Albicocco, Iris Curotto, Vittoria Moggia e Martina Tiralongo, che con sensibilità e spirito critico hanno raccontato il “viaggio” e ne hanno esplorato quattro direzioni diverse ma profondamente connesse: il viaggio leggero e spensierato per piacere, quello profondo dell’anima per cercare sé stesse, quello spirituale per nutrire la fede e, soprattutto, quello doloroso per fuggire da chi nega i diritti umani e fondamentali.
Le loro parole, le immagini scelte, le interviste mosse ad amici e parenti, la fotografia della situazione delle donne in Iran e Afghanistan, l’attenzione ai dettagli: tutto ha colpito la giuria. I loro siti non erano solo un progetto, ma un’esperienza condivisa, un piccolo specchio del mondo visto con occhi giovani ma attenti. Con parole semplici ma potenti, hanno costruito un sito che è diventato un mosaico di esperienze, sogni e riflessioni. Un piccolo angolo digitale che ha saputo parlare al cuore.
Guidate e supportate Licia Veronesi dall’associazione CISDA, le ragazze hanno partecipato al un contest promosso da Associazione Futura di Lavagna grazie ad Aurora Pittau, sancendo così il terzo anno di collaborazione sinergica tra Accademia e le due associazioni.
Grazie a Licia Veronesi, la classe terza e quarta di Accademia (di cui le 4 vincitrici fanno parte) hanno potuto conoscere “What We Fight For”, il progetto delle registe Sara Del Dot e Carlotta Marrucci e della direttrice della fotografia Marta Erika Antonioli. Si tratta di un documentario che racconta le storie di tre giovani donne costrette a lasciare la propria vita in Afghanistan e Iran e che hanno ricostruito la loro vita in Europa. Tre voci diverse che si intrecciano per raccontare storie di migrazioni, di oppressione, di violazioni dei diritti umani, ma anche di forza e speranza per le generazioni future. Tre sguardi diversi, uniti dal desiderio di cambiare le cose per chi verrà dopo di loro per quanto riguarda l’apartheid di genere che opprime le donne in Afghanistan e in Iran.
Il contest prevedeva la creazione di siti web con Google Sites, distinti per la profondità dei contenuti, la cura grafica e l’originalità del progetto.
Il risultato? Una vittoria meritata e un premio di 100 euro a testa, che rappresenta molto più di un riconoscimento economico: risulta essere il riconoscimento di un lavoro autentico, fatto con il cuore, in cui le parole, se scelte con cura, possono davvero fare la differenza. Ma il premio più grande? Aver viaggiato insieme, pur restando sedute davanti a uno schermo, e aver capito che anche scrivere può essere un atto di coraggio, di consapevolezza, di ribellione e di bellezza.
Questa vittoria è un esempio di come l’innovazione digitale possa essere uno strumento potente per esprimere idee e condividere storie significative, ispirando altri giovani a seguire la loro passione per il racconto e il viaggio.
Ai link, gli elaborati digitali delle 4 vincitrici:
Albicocco Giada: “La vita? Un viaggio!”
Curotto Iris: “Ogni viaggio è un passo verso un nuovo inizio”
Moggia Vittoria: “Il viaggio, oltre ai confini dell’essere umano”
Tiralongo Martina: “Oltre i confini”